IL CARCIOFO: STORIA
Il carciofo era conosciuto già ai tempi dei romani e dei greci, anche se non si trattava della stessa pianta che conosciamo al giorno d’oggi. Nel XV secolo il carciofo appare le prime volte in Toscana, e poi da lì si dice che Caterina de’ Medici lo portò in Francia e di seguito dall’Olanda venne portato fino in Inghilterra, dove già nel 1530 si dice venisse coltivato nell’orto di Enrico VIII.

IL CARCIOFO: PRINCIPI NUTRITIVI E PROPRIETA’
Storia a parte il carciofo ha riscosso molto successo sia per il suo gusto che per le sue proprietà, infatti il carciofo è ricco di fibre, sodio, potassio, fosforo e calcio. Oltre ai minerali il carciofo contiene anche vitamine del gruppo B e alcuni derivati dell’acido caffeico, flavonoidi e molte altre proprietà farmaceutiche.
Dal carciofo si ottiene anche un famosissimo amaro, il Cinar, che appunto sfrutta le proprietà del carciofo per aiutare la digestione. Per saperne di più sulle potete leggere questo articolo che spiega effetti e indicazioni per il consumo di questo ortaggio.
IL CARCIOFO: VARIETA’
Esistono diverse varietà di carciofi, dal violetto allo spinoso fino al romanesco. In particolare per quanto riguarda il carciofo romanesco ne esistono in realtà due tipi, le mammole e i braccioli. Le mammole sono i carciofi più grossi che crescono al centro della pianta e che spesso, pur sembrando bellissimi sono quelli che presentano più pelo all’interno. I braccioli invece sono i carciofi più piccoli che crescono al lato della mammola e che spesso risultano più piccoli ma più buoni. Una curiosità, appena la temperatura si alza e soprattutto in caso di caldi anomali improvvisi è più facile che il carciofo sviluppi molto pelo all’interno. Se volete scoprire i segreti di questa pianta e come si coltiva potete consultare le pagine di wikipedia che parlano di
IL CARCIOFO: SCEGLIERLO E PULIRLO
Per scegliere i carciofi non vi fate ingannare dall’aspetto estetico, spesso il carciofo che sembra molto bello, ha anche molto scarto. Non è detto che più è grande il carciofo più è buono, la cosa fondamentale nella scelta del carciofo è la durezza. Più il fiore è compatto e sodo più è buono, quando toccando il carciofo sentite le foglie poco compatte e un po’ troppo molli allora è troppo maturo e ci sarà tantissimo scarto. Per pulire il carciofo preparate un limone tagliato in due e una ciotola capiente con acqua. Spremete metà limone dentro la ciotola e tenete da parte l’altra metà, vi aiuterà a non macchiarvi le dita, basterà strofinarlo sulle mani mentre pulite i carciofi per evitare che la verdura vi lasci antiestetici segni verde scuro sulla pelle. Il gambo del carciofo non va buttato, è ottimo da cucinare insieme al resto del fiore e molto tenero, tagliatelo fin dove resta troppo duro ed utilizzate il resto. Sfogliate il carciofo fino ad arrivare alle foglie più tenere, per fare una prova infilate un’unghia nella foglia, se entra con facilità potete fermarvi. Tagliate la parte alta del fiore, che resta sempre più dura e non è buona da mangiare, togliete la parte esterna anche al gambo e alla base e mettete il carciofo pulito nell’acqua acidulata, eviterà che si ossidi e diventi nero.
IL CARCIOFO: PREPARAZIONI
Il carciofo può essere preparato in molti modi, dalla frittata di carciofi, al carciofo ripieno, carciofi alla romana, pasta con i carciofi, carciofi grigliati, crema di carciofi, dovete solo usare un po’ di fantasia e il gioco è fatto. Per chi volesse provare un gusto nuovo può preparare un’insalata di carciofi crudi, basta tagliarli a fettine sottilissimi e poi condirli con olio e sale, un contorno fresco e ottimo.
